Che cos’é il Rischio rumore?
Il rumore, prodotto da attrezzature, macchine e impianti negli ambienti di lavoro può provocare diversi danni alla salute del lavoratore, dalla ipoacusia (riduzione della capacità uditiva) a danni che possono interessare anche altri organi (sistema nervoso, sistema vascolare etc…).
Il Dlgs 81/08 ha disciplinato le modalità di valutazione del rischio rumore all’interno del titolo VIII che tratta nello specifico dei rischi connessi agli agenti fisici.
Nella valutazione del rischio rumore, che ha scadenza quadriennale, il livello di rischio è strettamente collegato ai livelli di rumore espressi in Decibel che devono essere misurati per poter essere rapportati ai valori di azione e ai valori limite segnalati dalla legge.
In particolare il Decreto 81/08 individua diversi valori di azione, al raggiungimento dei quali devono essere individuate misure di tutela specifiche per i lavoratori esposti, e valori limite in corrispondenza dei quali si deve invece intervenire per riportare il rumore al di sotto degli stessi limiti.
Come viene eseguita la misurazione del rumore
Per poter confrontare i livelli di rumore presenti negli ambienti di lavoro con i valori di azione e i valori limite definiti dal D.L.gs 81/08 è necessario misurare i livelli di rumore con una strumentazione adeguata. Le misurazioni per la valutazione dell’esposizione a rumore devono essere effettuate almeno con strumenti di gruppo 1 IEC 651/79 o IEC 804/85 (recepite in Italia come CEI EN 60651/82 e CEI EN 60804/99);
La misurazione deve essere effettuata da personale competente in grado di erogare prestazioni adeguate alla corretta identificazione del rischio.
I Vantaggi
Il mancato ricorso ai rilievi fonometrici può portare a risultati non sufficientemente precisi, date le molteplici variabili che possono influenzare le emissioni acustiche, determinando quindi una errata valutazione del rischio che può comportare la possibilità di danni per i lavoratori esposti e può esporre il datore di lavoro a sanzioni in seguito a controlli da parte dell’organo di vigilanza.
Le misurazioni pertanto permettono di:
- definire correttamente i valori di esposizione dei lavoratori,
- di valutare correttamente il rischio,
- di definire le misure idonee per la riduzione dei livelli di rumore,
- di definire correttamente la tipologia di dispositivi di protezione individuale,
- di definire i lavoratori da sottoporre a sorveglianza sanitaria;
- di non incorrere in possibili sanzioni
Certificazione Rischio Rumore
Non esiste la certificazione di parte terza rilasciata da un Organismo di certificazione indipendente accreditato che ne garantisca la conformità ai requisiti di legge, ma l’adeguamento si esplica attraverso l’applicazione dei riferimenti di legge, e di una relazione redatta da personale qualificato che ne attesta la congruenza.
A Chi si rivolge il Rischio Rumore
Il Rischio rumore così come definito nel D.Lgs 81/2008 si rivolge a tutti i datori di lavoro di aziende pubbliche e private che abbiano al loro interno lavoratori, intendendo con questo termine “qualsiasi persona che indipendente dalla tipologia contrattuale svolge una’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione”, ovvero corrisponde con il campo di applicazione del D.Lgs 81/2008.